martedì 24 gennaio 2012

Pierre Klossowski

Pierre Klossowski, who had an interest as a writer and intellectual in the writings of de Sade and Nietzsche. This interest is translated in his paintings. I have found few Klossowski images on the net. The art historians say that Klossowski's paintings depict a "perverse" eroticism between men and women (sometimes accompanied by geese) in a style that parodies eighteenth-century French classicism devoted to pastoral and rural delights. The images are at once humorous, mysterious, provocative, and simply odd. From what I am able to gather Klossowski interprets Sade's work to be using the moral and rational language of the Enlightenment not only to annihilate the moral categories of Christianity but to undermine the assumptions of Enlightenment materialism as well. He wrote several volumes on the de Sade & Nietzsche, a number of essays on literary and philosophical figures, and five novels. He translated several important texts (by Virgil, Ludwig Wittgenstein, Martin Heidegger, Friedrich Hölderlin, Franz Kafka, Nietzsche, and Walter Benjamin) into French, worked on films and was also an artist, illustrating many of the scenes from his novels. Klossowski participated in most issues of George Bataille's review, Acéphale, in the late 1930s. His book Nietzsche and the Vicious Circle greatly influenced French philosophers such as Michel Foucault, Gilles Deleuze, Jean-François Lyotard and others. He was the older brother of the artist Balthazar Klossowski, better known as Balthus E’ nato a Parigi nel 1905, dove e' vissuto fino al 2001. Fratello del pittore Balthus, come questi divenne adulto vedendo passare da casa la crema intellettuale d’Europa: i genitori avevano infatti un circolo di frequentazioni in cui era facile sentire argomentare sul Marchese De Sade, Friedrich Nietzsche, Sooren Kierkegaard, tutti autori su cui in seguito egli stesso scrisse dei saggi che pubblico' su riviste di letteratura, filosofia e psicanalisi. Klossowski curo' molti testi come traduttore dal tedesco e dal latino, e' nota la sua versione francese dell’Eneide. Il suo lato creativo si espresse dapprima attraverso le lettere, scrivendo romanzi spesso dal contenuto perturbante. Negli anni Trenta partecipo' all’attivita' culturale e politica delle avanguardie artistiche francesi, collaborando anche a progetti teatrali con Antonin Artaud. Negli anni Quaranta visse soprattutto come critico letterario e filosofico, pubblicando lavori su Reiner Maria Rilke, Georges Bataille, Andre' Gide e ancora Jouve, Blanchot, Parain, Kafka, Barbey d’Aurevilly. I suoi rapporti personali piu' intensi furono quelli con il filosofo che teorizzava l’abietto, Georges Bataille; il pittore che sgocciolava sul foglio le sue scritture automatiche, Andre' Masson; una serie di surrealisti della parola e dell’immagine, con cui fondo' le riviste “Contre-Attaque" e “Ace'phale"; al contempo, contribui' all’attivita' del prestigioso Colle'ge de Sociologie. Il suo pensiero non e' mai stato formulato in termini sistematici, ma si incentra sulla condanna ante litteram del “fascino discreto della borghesia": una posizione che ha risvolti politici, contro il potere e qualsiasi costrizione, tanto profonda da avere influenzato pensatori Maurice Blanchot, Georges Foucault e Gilles Deleuze. La sua attivita' di pittore e' relativamente poco nota, mescolata com’e' a quella di intellettuale tout court. Le sue immagini sono eseguite sotto forma di disegni figurativi dal tratto curvo di una matita lieve, solo talvolta colorata in toni tenui. I temi scelti fanno pero' da contraltare a questa atmosfera di pastello, toccando i temi forti della sensualita', del sadismo, dell’erotismo a sfondo magico, di un mondo mistico dove l’amore e il diavolo finiscono per compenetrarsi. tratto da www.undo.net/ it/evento/47243